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Qualche tempo fa avevo creato un post dove giocavo sull'idea dello sviluppo di una piattaforma elettronica per una forza politica, basata su Airesis. A seguito dell'evoluzione della piattaforma, e volendo riproporre l'idea come ipotesi da inserire nella documentazione di questo sito, ho provveduto ad aggiornarla per un generico "gruppo politico".
Quella in allegato è la presentazione di una mia personalissima ipotesi per un gruppo politico, di dimensioni contenute, e che vuole dotarsi di una piattaforma elettronica per l'e-democracy, a costo zero. Mi riferisco in particolare:
ai gruppi di nuova costituzione;
alle associazioni e ai movimenti trasversali che si occupano di particolari tematiche;
ai gruppi locali di forze politiche maggiori.
Premesse
La premessa fondamentale è che oggi è ancora impossibile sostituire completamente le strutture tradizionali di una forza politica, cioè: sezioni, commissioni, riunioni fisiche, conferenze, ecc...
Ciononostante, personalmente ritengo necessario che le forze politiche democratiche debbano dotarsi di una piattaforma elettronica per l'e-democracy, per:
confrontarsi direttamente con i cittadini, o almeno con i loro elettori;
raccogliere da questi idee, progetti e indicazioni.
Per cui l'ipotesi è quella di creare una strumento ausiliare che sia di appoggio e d'aiuto alle forze politiche, piuttosto quello di sostituire le strutture tradizionali.
Altra premessa fondamentale è che l'ipotesi si basa sull'attuale struttura e funzionalità della piattaforma Airesis, e non tiene conto di quello che potrebbero essere i futuri sviluppi (certificazione utente di piattaforma, nuova struttura federativa tra i gruppi, domini di terzo livello, ecc... ).
L'ipotesi è schematizzata nei file in allegato, in forma pdf e swf.
Una proposta di democrazia rappresentativa partecipata su Airesis
Airesis è stato sviluppato da Tecnologie Democratiche con il dichiarato scopo di promuovere la democrazia partecipata.
La forma più radicale di democrazia partecipata è la democrazia diretta. Ma questa non è l'unica forma di democrazia partecipata: la partecipazione dei cittadini può assumere diverse forme e modalità.
Durante il workshop "I codici della democrazia" sono state messe a confronto diverse esperienze che, partendo da specifiche problematiche, hanno cercato di trovare una soluzione che potesse risolverle, o al limite semplificarle il più possibile. Una di queste esperienze è BiPart.
BiPart
BiPart nasce dall'idea di applicare il concetto di bilancio partecipativo alla realtà del Comune di Canegrate. Per questo è stata sviluppata una piattaforma web in grado di promuovere la partecipazione nelle varie fasi del processo:
segnalando problemi;
pubblicando proposte;
discutendo e collaborando con i cittadini;
votando i delegati e le proposte finali.
Si tratta di una piattaforma per lo sviluppo partecipativo di idee/proposte, deliberativa, istituzionalizzata, strutturata per supportare la democrazia rappresentativa.
L'ultimo punto è quello che mi interessa trattare ora, in quanto significa che parte da un paradigma molto diverso di altre piattaforme note (che promuovono teleologicamente la democrazia diretta). Probabilmente anche per questo è riuscita a farsi riconoscere in un'istituzione pubblica come quella di un comune (notoriamente piuttosto ostili a far entrare in profondità i cittadini nei loro processi).
La differenza sta nel ruolo che le persone hanno quando sono coinvolti del processo deliberativo, che, in alcune fasi è delegato a dei rappresentanti eletti:
la proposizione, la redazione e la delibera finale delle proposte è demandata a dei rappresentanti;
il resto dei cittadini partecipano votando i rappresentanti, collaborando alla stesura delle proposte (dando consigli o critiche), discutendo i temi, esprimendo il proprio gradimento alle proposte.
L'iter del processo partecipativo si può semplificare in alcune fasi:
formazione della cittadinanza sul processo e le sue fasi, prevalentemente offline (incontri fisici);
elezione offline e online dei rappresentanti dei cittadini;
raccolta offline e online di idee, problemi, soluzioni, consigli e critiche dei cittadini, da parte dei rappresentanti che provvedono a redarre le proposte-progetti da deliberare;
votazione offline e online dei progetti concreti emersi dal dibattito così creato;
presentazione all'amministrazione pubblica, da parte dei rappresentanti-portavoce, dei progetti deliberati.
Ovviamente, perché il sistema abbia un senso, ci deve essere preventivamente un patto tra l'amministrazione pubblica e i cittadini, di ottemperare ai progetti deliberati se hanno i requisiti di legalità e copertura finanziaria predefiniti sin dall'inizio.
Una ipotesi di un gruppo a democrazia rappresentativa partecipativa su Airesis
Dopo tutte queste considerazioni mi sono chiesto se Airesispotevasupportare un processo partecipativo nella forma della democrazia rappresentativa, simile a quello definito da BiPart.
Una comunità (es. un comune) potrebbe creare gruppo apposito, i cui membri siano solo quelli della comunità di riferimento (es. i cittadini residenti). Questo gruppo potrebbe supportare tutto il processo on-line che porta, entro una certa data, alla realizzazione di iniziative partecipative.
Airesis supporta anche l'elezione online dei rappresentanti dei cittadini, qualora si volesse fare questa fase solo on-line.
Le proposte-progetti verrebbero redatti online dai rappresentanti, usando le indicazioni ottenute dai cittadini online e offline. Alla stesura collaborerebbe l'amministrazione pubblica. Il fatto che le proposte siano pubbliche, permetterebbe ai cittadini di monitorare lo stato della stessa e seguirne l'evoluzione.
Il sistema dei contributi (suggerimenti e critiche) editabili dai cittadini, permette di far partecipare direttamente la cittadinanza al dibattito, avendo anche funzione info-formativa sul ventaglio di pareri.
Le proposte che raggiungono sufficente maturità/consenso (gradimento) da parte della cittadinanza, sarebbero votati dai rappresentanti e successivamente portati davanti ai normali organi istituzionali (es. consiglio comunale).
L'ipotesi è schematizzata nei file in allegato in formato pdf e swf.
Estrapolazione per un gruppo politico fedele alla democrazia rappresentativa
Considerazioni del tutto simili si possono riproporre per una generica forza politica che, sebbene fedele ai tradizionali concetti di democrazia rappresentativa, voglia aprirsi ai loro tesserati, alla loro base o più genericamente a tutti i cittadini.
La differenza nei ruoli e nei permessi può ricreare on-line, quello che da tempo si trova off-line nella strutturazione delle tradizionali forze politiche, dove: pur lasciando ai rappresentanti la loro funzione di filtro e sintesi delle idee, si creerebbero canali di comunicazione trasparenti da cui possono affluire nuove idee o proposte dalla base.