Rispondi

Rispondi a:
Inviato da avatar Luca Zanellato il 12-03-2014 alle 11:41 Leggi/Nascondi
 

Una proposta di democrazia rappresentativa partecipata su Airesis

Airesis è stato sviluppato da Tecnologie Democratiche con il dichiarato scopo di promuovere la democrazia partecipata.

La forma più radicale di democrazia partecipata è la democrazia diretta. Ma questa non è l'unica forma di democrazia partecipata: la partecipazione dei cittadini può assumere diverse forme e modalità.

Durante il workshop "I codici della democrazia" sono state messe a confronto diverse esperienze che, partendo da specifiche problematiche, hanno cercato di trovare una soluzione che potesse risolverle, o al limite semplificarle il più possibile. Una di queste esperienze è BiPart.

BiPart

BiPart nasce dall'idea di applicare il concetto di bilancio partecipativo alla realtà del Comune di Canegrate. Per questo è stata sviluppata una piattaforma web in grado di promuovere la partecipazione nelle varie fasi del processo:

  • segnalando problemi;
  • pubblicando proposte;
  • discutendo e collaborando con i cittadini;
  • votando i delegati e le proposte finali.

 

Si tratta di una piattaforma per lo sviluppo partecipativo di idee/proposte, deliberativa, istituzionalizzata, strutturata per supportare la democrazia rappresentativa.

L'ultimo punto è quello che mi interessa trattare ora, in quanto significa che parte da un paradigma molto diverso di altre piattaforme note (che promuovono teleologicamente la democrazia diretta). Probabilmente anche per questo è riuscita a farsi riconoscere in un'istituzione pubblica come quella di un comune (notoriamente piuttosto ostili a far entrare in profondità i cittadini nei loro processi).

La differenza sta nel ruolo che le persone hanno quando sono coinvolti del processo deliberativo, che, in alcune fasi è delegato a dei rappresentanti eletti:

  • la proposizione, la redazione e la delibera finale delle proposte è demandata a dei rappresentanti;
  • il resto dei cittadini partecipano votando i rappresentanti, collaborando alla stesura delle proposte (dando consigli o critiche), discutendo i temi, esprimendo il proprio gradimento alle proposte.

L'iter del processo partecipativo si può semplificare in alcune fasi:

  1. formazione della cittadinanza sul processo e le sue fasi, prevalentemente offline (incontri fisici);
  2. elezione offline e online dei rappresentanti dei cittadini;
  3. raccolta offline e online di idee, problemi, soluzioni, consigli e critiche dei cittadini, da parte dei rappresentanti che provvedono a redarre le proposte-progetti da deliberare;
  4. votazione offline e online dei progetti concreti emersi dal dibattito così creato;
  5. presentazione all'amministrazione pubblica, da parte dei rappresentanti-portavoce, dei progetti deliberati.

Ovviamente, perché il sistema abbia un senso, ci deve essere preventivamente un patto tra l'amministrazione pubblica e i cittadini, di ottemperare ai progetti deliberati se hanno i requisiti di legalità e copertura finanziaria predefiniti sin dall'inizio.

Una ipotesi di un gruppo a democrazia rappresentativa partecipativa su Airesis

Dopo tutte queste considerazioni mi sono chiesto se Airesis poteva supportare un processo partecipativo nella forma della democrazia rappresentativa, simile a quello definito da BiPart.

La risposta (positiva) risiede in due aspetti:

Una comunità (es. un comune) potrebbe creare gruppo apposito, i cui membri siano solo quelli della comunità di riferimento (es. i cittadini residenti). Questo gruppo potrebbe supportare tutto il processo on-line che porta, entro una certa data, alla realizzazione di iniziative partecipative.

Lo strumento Proposte supporta già un iter per delle proposte-progetti, diviso in due step fondamentali:

  • una fase di dibattito con una valutazione finale ("gradimento");
  • una fase di voto/delibera definitiva (la votazione finale).

Ai membri possono essere assegnati ruoli differenti che gli permettono di avere permessi differenziati.

Airesis supporta anche l'elezione online dei rappresentanti dei cittadini, qualora si volesse fare questa fase solo on-line.

Le proposte-progetti verrebbero redatti online dai rappresentanti, usando le indicazioni ottenute dai cittadini online e offline. Alla stesura collaborerebbe l'amministrazione pubblica. Il fatto che le proposte siano pubbliche, permetterebbe ai cittadini di monitorare lo stato della stessa e seguirne l'evoluzione.

Il sistema dei contributi (suggerimenti e critiche) editabili dai cittadini, permette di far partecipare direttamente la cittadinanza al dibattito, avendo anche funzione info-formativa sul ventaglio di pareri.

Le proposte che raggiungono sufficente maturità/consenso (gradimento) da parte della cittadinanza, sarebbero votati dai rappresentanti e successivamente portati davanti ai normali organi istituzionali (es. consiglio comunale).

L'ipotesi è schematizzata nei file in allegato in formato pdf e swf.

Estrapolazione per un gruppo politico fedele alla democrazia rappresentativa

Considerazioni del tutto simili si possono riproporre per una generica forza politica che, sebbene fedele ai tradizionali concetti di democrazia rappresentativa, voglia aprirsi ai loro tesserati, alla loro base o più genericamente a tutti i cittadini.

La differenza nei ruoli e nei permessi può ricreare on-line, quello che da tempo si trova off-line nella strutturazione delle tradizionali forze politiche, dove: pur lasciando ai rappresentanti la loro funzione di filtro e sintesi delle idee, si creerebbero canali di comunicazione trasparenti da cui possono affluire nuove idee o proposte dalla base.

Luca Z.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

Contenuto della risposta
Campo obbligatorio.