Personalmente mi preoccupa sempre l'enfasi con cui vengono portate avanti le iniziative dedicate alla "regolamentazione" di internet, quando:
- internet è un media, e la legislazione dispone già di molte leggi sui media (spesso disattese o mal applicate);
- le iniziative passate puntavano al controllo del mezzo o alla punizione delle fonti informative attive su internet.
Insomma, puzza più di mordacchia che di "...garanzie e diritti...", ma si vedrà cosa uscirà...
Per l'oggetto:
- nulla da dire sui componenti della Commissione, ma sarebbe doveroso (open government) che presentassero il loro curriculum (ma c'é tempo, in fondo basta una pagina sul sito della Commissione);
- sullo strumento poco da dire... non si sà cosa sarà (e di conseguenza che tipo di output genererà);
- molto legato al punto precedente, non si sà come verranno fatte le analisi dei risultati della consultazione (vedasi i dubbi già espressi in altre occasioni).
Termino con il mio solito cruccio: qual è il patto partecipativo ?
Se a priori non ce né... potrebbe finire tutto nella solita bolla di sapone: grande sforzo (e stanziamento di risorse), un ponderoso dossier, dove tutto è stato elugubrato... e un posticino già riservato nei polverosi archivi della Camera. L'"operazione" si conclude con un'azione prefabbricata dalla maggioranza del momento (ad uso e consumo proprio).
Chi vivrà vedrà...
Luca Z.