I parlamentari "pianisti" (quelli che che premono il tasti di voto al posto di qualcun altro) sono una realtà concreta, resa materialmente possibile dall'interposizione di un "artefatto" fra "agente umano" e manifestazione di voto.
Il nostro contrasto non è - quantomeno, non lo vedo - come ideologico o, se si preferisce, poltico-filosofico.
Il (mio) obiettivo è avvicinare elettori ed eletti, mi interessano le soluzioni, anche tecnologiche, nella convinzione che esse possono aiutare (anche se solo in parte) ma non ho pre-giudizi a favore o contro.
Non avverso la democrazia diretta pura e non la sostengo come un dogma, cerco di valutarne vantaggi ed inconvenienti, come di ogni altra soluzione. Neppure mi interessa capire se il problema è nuovo oppure no: a me pare di sì, e penso che nasca proprio in conseguenza dei nuovi attrezzi, utensili digitali, ma non sono infallibile. Se penso al mondo delle idee in purezza, sintetizzo la mia preferenza: viva la democrazia diretta!!!!!
Ma resto coi piedi in terra e domando, nuovamente e solo alla ricerca della chiarezza: il digitale quale livello di certezza assicura che chi vota digitalmente è solamente chi ha il diritto di votare e che vota solo personalmente?
Quale livello di certezza garantisce il digitale che non si realizzino possibili concentrazioni di voti in unica mano?
Una cosa è enunciare la volontà di evitare che questo accada - nessun dubbio sulla buona fede dei sostenitori di democrazia digitale -, altra cosa è verificare la realizzazione sul campo, dove non tutti, ed anzi pochi, hanno l'ammirevole pulizia ideale dei pionieri che conosco (Airesis fra questi).
I livelli di certezza garantibili dal digitale sono equivalenti, inferiori oppure superiori a quelli tradizionali?
Do atto che la domanda sfugge anche all'indagine suggerita da Fiorella De Cindio, ma in tale indagine emerge indirettamente, e mi pare con sufficiente chiarezza, la necessità di indagare sull'argomento.
Ho ipotizzato una possibile soluzione, sono consapevole che sarebbe una soluzione parziale ma ... piuttosto che niente, meglio piuttosto!
In ambito di democrazia e politica più basso è il livello di possibili frodi, meglio è. Altrimenti non avvicino elettori ed eletti ma aumento i rischi di concentrazione e deviazione del potere di decidere.
Possibile che sbagli, non solo accetto ma cerco critiche e ringrazio chi le farà. Intanto grazie a chi le ha già fatte.
Tutto qua, mi piacerebbe legger qualche altra voce, possibile che l'argomento non interessi nessun altro?