Il problema della "identità digitale" è già stato affrontato dalla legislazione italiana, la quale ha definito come sua massima espressione la "firma elettronica certificata", con piena validità legale. Questa vale come (e più) di una firma autografa, blindando contemporaneamente il contenuto del firmato e certificando la data di firma.
In sostanza, per la legge italiana, la firma elettronica certificata rappresentà già una persona, al più questa potrà sostenere di aver firmato costretto con la forza o con l'inganno, ma non potrà sostenere di non-aver firmato.