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Inviato da avatar Stefano Stortone il 11-11-2013 alle 12:11 Leggi/Nascondi

Signori e Signore, 

se fosse uscito prima avremmo avuto un altro sito di idea-gathering su cui discutere durante il WS. :)

Grazie a Michele D'Alena (partecipante al workshop) ed al suo post, oggi ho scoperto il nuovo sito e progetto elettorale di Matteo Renzi per le prossime primarie del PD.

http://cambiaverso.com

Interessante  e da guardare con attenzione per una ragione principale: perchè dietro c'è una grande agenzia di comunicazione  dunque esperti da cui attingere per conoscere cose su loro cui avranno ben studiato. Da questo punto di vista mi è piaciuto molto, perchè è la prima volta che mi capita di vedere, il puntare sui colori da assegnare ai propri messaggi... 

Ma, passata la nota benevola, la domanda seria che mi pongo e vi pongo è la seguente: un'agenzia di comunicazione può elaborare progetti di partecipazione? Detto in modi più brutali, l'attività su questo sito si può definire partecipazione? La partecipazione qui disegnata è finalizzata alla partecipazione oppure è strumentale alla mera elezione del candidato Renzi? E come vanno considerati dunque questi  progetti?

Ovviamente, e trovando conferma "partecipando" sul sito, le risposte sono alquanto ovvie per i partecipanti del Workshop e i sostenitori di questo sito dove stiamo scrivendo...

Dunque mi sono divertito un po' e ho interagito, creando il mio Manifesto per l'Italia...

e in poche rapide mosse credo di aver confermato la risposta che avevo già in mente...beh, per pubblicare il Manifesto è necessario collegare il proprio facebook o twitter. E indovinate un po'? In questo modo l'applicazione accede a molti dei miei dati: contatti, post, etc. (*)

Big Data insomma...il pane per una agenzia di comunicazione e per un politico.

Michele, nel suo post centra il problema e individua gli elementi che ci possono dire se un progetto simile sia rivolto realmente al cittadino e a valorizzare la cd. civic intelligence. Trasformo le sue domande in affermazioni e dico che secondo me è cruciale non solo raccogliere idee, pensieri e proposte, pratica comune in ogni progetto di partecipazione, ma queste devono essere il frutto di un percorso che abbia un inizio ed una fine. Le idee non devono essere solo raccolte, magari per la sensazione di avere voce, se non prorio per raccogliere strumentalmente informazioni e email, ma devono inserirsi in un processo che le discuta, le elabori, metta in comparazione e magari anche competizione, e poi giunga ad una scelta quanto più ragionata. Pur essendo tendenzialmente contrario ad ogni forma di consultazione, in tali casi è quanto meno fondamentale la rendicontazione da parte di chi le ha "commissionate", cioè il politico di turno. Una risposta anche negativa. 

Ovviamente a questo punto è chiaro che non stiamo più parlando dell'oggetto del post...

Stefno

(*) ho dato i miei dati a Renzie solo per il gusto di continuare l'analisi e vedere se il mio Manifesto verrà pubblicato...ovviamente solo twitter, visto che ho il collegamento diretto su facebook! Ora vediamo se compare nella wall assieme agli altri manifesti! :)

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