Ciao Luca!
Generalmente un bilancio partecipativo non incide su tutto il bilancio, e neanche su tutta la quota di investimenti (salvo rare eccezioni come Porto Alegre), ma solo su una parte di essa. Per cui la quota è spesso variabile.
Ad ogni modo, vi è solo un criterio principe, secondo me: che il processo partecipativo sia comunque deliberativo e che il budget sia minimo per raggiungere una decisione piuttosto rilevante per la collettività, sia essa un evento estivo che una rotatoria.
Ad esempio, a Canegrate (12.300 abitanti) si decideva su 100.000 euro per opere pubbliche (e alla fine hanno realizzato la proposta dei cittadini - ristrutturare la Stazione - con molto meno), mentre nella Provincia di Pesaro-Urbino i cittadini decidevano "solo" su 70.000 euro, ma per finanziare progetti culturali.
Capisci che non conta tanto la cifra ma l'impatto della cifra sull'ambito decisionale. E 70.000 euro per progetti culturali, il cui costo spaziava dai 1.000 ai 10.000 max, è sufficiente per avviare un processo di dimensioni provinciali.
Diverso sarebbe se si decidesse su 20.000 per opere pubbliche in una città di 45.000 abitanti o di 100.000 per opere pubbliche in una Provincia.
Spero sia stato chiaro,
grazie della question!