Personalmente ho assistito allo streaming in rete, e così posso fare alcune osservazioni.
In convegno si è diviso in due momenti:
- la presentazione della proposta di legge;
- una presentazione della piattaforma ParElOn.
Nel secondo momento vi è stata una breve presentazione della piattaforma ParElOn, già nota e attualmente utilizzata dagli attivisti del M5S per interfacciarsi con i loro consiglieri laziali. L'occasione è anche servita per presentare qualche novità (introduzione dell'anonimato temporaneo e possibilità di inserire allegati documentali). Su questo non posso che essere contento del fatto che sia ancora in evoluzione, e che in qualche misura sia usato da una forza politica.
Ma il primo è stato quello più interessante: è stata presentata la proposta di legge che mira ha introdurre una forma di partecipazione diretta, di tutti i cittadini laziali, nell'indirizzo e nella gestione della cosa pubblica, ora di esclusiva di competenza della Giunta e del Consiglio Regionale. Badate bene: si mira al diretto coinvolgimento dei cittadini alla stesura delle leggi regionali.
La cosa sarebbe da attuarsi tramite un sistema istituzionale che preveda come strumento una piattaforma elettronica, a cui sono chiamati tutti i cittadini.
Il processo prevederebbe comunque un controllo degli organi istituzionali tradizionali (Giunta, Consiglio, Commissioni), ma li obbligherebbe alla discussione del provvedimento deliberato e alla giustificazione della sua eventuale inadempienza (anche parziale) da parte degli enti o uffici interessati.
In pratica non si sta parlando di un sistema consultivo, ma di un vero e proprio sistema deliberativo che preveda un patto partecipativo istituzionale.
Questa proposta (con tanto di piattaforma on-line) mi è sembrata proiettata nella fantascienza, specie nell'attuale quadro politico. Per capire bene cosa è stato proposto, ho cercato il testo.
Devo dire che ho fatto fatica a trovare il testo di questa proposta di legge! In rete non è affatto in evidenza, né nel sito del Consiglio della Regione Lazio, ma nemmeno nel sito regionale del M5S laziale.
Del resto, la poca fiducia sul successo dell'iniziativa traspariva già da parte dei relatori: sembrerebbe che non abbiano ricevuto appoggi da nessun'altra forza politica, ma, a giudicare dai siti del M5S, è poco sostenuta anche dalla forza politica che l'ha presentata.
Leggendo il testo, è evidente che è un progetto molto ambizioso; rivoluzionario dal punto di vista istituzionale. Ma si presenta anche contraddittorio: da una parte non è chiarito esattamente il processo decisionale e il rapporto tra cittadini e istituzioni; dall'altro, se approvato, imporrebbe tempi brevissimi per la sua attuazione!
Un punto nodale (ma che costituisce una grossa debolezza) è che non tratta/prevede una sistema per partecipare off-line (e su questo gli oppositori pianteranno la loro bandiera).
Ha questo punto mi sono chiesto che senso aveva questa iniziativa. L'unica spiegazione è che sia un atto dovuto, a seguito del superamento della proposta in seno al processo decisionale interno al M5S, portato avanti proprio in ParElOn.
Sebbene mi unisco allo scetticismo sulla possibilità che questo testo possa passare all'esame del Consiglio Regionale del Lazio, debbo fare due plausi:
- dal punto di vista politico, per la coerenza dimostrata nel presentare un'iniziativa anche solo per rispettare il patto partecipativo interno, a costo di apparire ridicoli.
- dal punto di vista pratico, per aver realizzato una proposta che potrà comunque essere riutilizzata in futuro come base ad altre iniziative analoghe.
Coraggio!
Luca Z.