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Inviato da avatar Luca Zanellato il 07-03-2015 alle 14:29 Leggi/Nascondi

Parafrasando un mio post precedente, segnalo che il Consiglio Comunale di Torino ha approvato questa mozione, sulla possibilità dell'istituzione del voto elettronico nei referendum consultivi, ad ampia maggioranza (23 a 2).

Il sistema si basa sull'utilizzo della piattaforma “Torinofacile”, già usata per emettere documenti anagrafici.

Ripeto alcune considerazioni già fatte per il caso Lombardia:

  • Si parla di referendum consultivi, cioè di mere richieste di parere, legalmente non vincolanti per le decisioni successive: un grado appena più alto dei sondaggi.

  • Siè approvata la possibilità di effettuare voti elettronici, ma ancora tutta da verificare “...dal lato tecnico e normativo...”.

  • Viene imposto un affiancamento (peraltro doveroso) tra le tradizionali tecniche di voto cartaceo e quello elettronico.

Anche in questo caso, non è chiaro se la mozione porterà ad una reale condivisione della gestione della Città (perché dipenderà da cosa la classe politica farà dei risultati delle consultazioni).

Però devo registrare dei passi avanti:

  • la tecnologia da utilizzare è nota e già attiva (piattaforma Torinofacile), anche se probabilmente richiederà ulteriori investimenti (es. qualche totem in più).

  • la mozione prevede “...un numero di seggi ridotto...” per le consultazioni non accorpate ad altri eventi elettorali; ovvero che non sia necessario accollarsi tutti gli alti costi tipici di questi tipi di eventi. Questo apre la possibilità a notevoli risparmi o, parallelamente, un maggior numero di consultazioni.

  • La possibilità di votare a casa o con il proprio cellulare, specie se unito alla possibilità di tenere la consultazione elettronica aperta per molto più tempo della tradizionale giornata, può sicuramente promuovere maggiore partecipazione.

  • Si introduce il principio che il livello di sicurezza in un voto elettronico deve essere commisurato alla tipologia di consultazione: non è necessario un altissimo livello di sicurezza per un referendum consultivo, mentre lo sarebbe senz'altro per elezioni politiche.

Come al solito attendiamo la prova dei fatti.

Saluti

Luca Z.

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