Tutto sta nel livello di controllo che si richiede, esempio:
- ad un estremo, la firma digitale certificata offre un altissimo livello di controllo;
- all'altro estremo, un account FB certifica solo l'esistenza di un utente (praticamente ignoto) di una specifica casella postale.
Tecnologie Democratiche vorrebbe provare ad offrire una posizione intermedia... si vedrà.
Intanto, ai livelli intermedi di sicurezza, sebbene non mi sono note società che assicurano questo servizio specificamente per piattaforme social su internet, esistono enti privati che in un certo senso certificano utenti per fornitori di beni e servizi. Esempio:
quando mi hanno sostituito la carta fedeltà di Carrefur, ho dovuto sottoscrivere una carta Payback, che raccoglie punti da Carrefur e supermercati del Gruppo (e fin qui normale), ma anche da ESSO, Alitalia e 3, che non fanno parte del Gruppo. Questo significa che, per ESSO, Payback è una società che assicura l'identità dell'utente (cosa di una certa rilevanza perché si movimenta soldi non chiacchere). In fondo è il servizio (a più alti livelli) che offre la Visa o simili.
A livelli bassi(ssimi) di sucurezza, lo stesso servizio lo offre Facebook, G+ o Twitter: sono molti i siti social che permettono l'iscrizione e l'accesso diretto tramite la verifica della presenza di un accuont di questi social.
Luca Z.