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Inviato da avatar Daniele Mazzucato il 04-10-2014 alle 01:44 Leggi/Nascondi

Ancora salve,

aggiungerò alcune considerazione personale a cui sono giunto riflettendo su queste problematiche, e sui relativi strumenti per risolverle o aggirarle almeno parzialmente.

A mio avviso manca una componente fondamentale della comunicazione sociale (ovvero di tutte le forme comunicative), nella progettazione di piattaforme di e-democracy: la componente emotiva. Sappiamo bene quanto la nostra mente non sempre consapevole ne sia influenzata. Un forum la deve lasciare esprimere, pena la non partecipazione al forum da parte della massa. I social più popolari e seguiti sono quelli più sciocchi e frivoli, ma sono proprio per questo quelli più organizzati ed efficaci in tale aspetto.
Ogni espressione umana, prima che informazione andrebbe osservata e trattata come opinione che influenza ed è influenzata dall'irrazionale (istinti impulsivi, sensazioni, condizionamento di gruppo, dall'opinione pubblica al leaderismo alla solidarietà).

In alcuni ottimi post che ho letto qui dentro si è fatto accenno a tali dinamiche ma sono considerati come disturbi da limitare oppure problemi da risolvere. Io propongo invece di accogliere all'interno del sistema di e-participation (prima ancora che di e-democracy) anche questi processi, umani quanto la logica razionale.
La piattaforma dovrebbe secondo me permettere all'utente nel social forum di esprimersi su più livelli (come altrimenti categorizzare, ad esempio, i contenuti artistici? i contenuti di opinione? ), non solo su un unico livello fraintendibile.
Aggiungo un'importante presupposto: nella mia idea l'utente al momento dell'iscrizione deve venire in qualche modo catechizzato, e incentiverei l'utilizzo di nome e cognome e foto per rendere trasparente e orizzontale la socializzazione (prevederei inoltre l'opzione di certificazione completa con associazione anche di un codice fiscale)

A mio avviso, entrando più nel concreto e tagliando corto con la filosofia, sono convinto che nel sistema di rating dei post/user sia essenziale  separare la valutazione dei tali aspetti: una scala esprime il giudizio dal punto di vista presupposto razionale, un'altra dal punto di vista emotivo. Fermo restando che la valutazione è personale e opinabile: però tale incertezza riguarda per lo più l'aspetto logico riflessivo, l'impressione immediata può essere interpretabile ma è poco opinabile. Per qualsiasi persona è più facile esprimere velocemente un giudizio dal punto di vista del 'mi piace' piuttosto che dal punto di vista, molto più elaborato, del 'sono d'accordo'.
Anche in questo sta la potenza e la semplicità dei like tipo Facebook: sono click per lo più emotivi, lo dice la parola stessa. E perciò sono più fruibili ed allettanti per l'interazione degli utenti. Se un'opinione, e prima ancora una sensazione, si genera facilmente è più probabile che sia condivisa: in questo modo il ranking che si delinea nei social sperimentali, anche quelli che teoricamente vorrebbero discriminare razionalmente un contenuto, finisce per sbilanciarsi verso una valutazione immediata e non riflessiva.

Non vale per tutti gli utenti certo, ma per molti. Per tantissimi, se ci allarghiamo ad un orizzonte di e-democracy. Bisogna che la gente comune prenda coscienza di questa forma di comunicazione più sottile, con la pratica potrebbe imparare a discernere tra impressione iniziale e giudizio più ponderato: devono scegliere rispondendo a facili domande (mi piace? ha ragione?) su due diverse scale.

Distinguere tra i concetti sarebbe utile per catalogare e riordinare efficaciemente la vista del contenuto condiviso, impostabile e modificabile nella dall'utente a preferenza. Mi pare non esistano ancora piattaforme che prevedano un doppio ranking, e una logica di premio/visibilità vs punizione/oscuramento sofisticate: bisognerebbe lavorare a mio avviso in quella direzione.

Per quanto riguarda l'eventuale violazione delle 'norme costituenti' della piattaforma, andrebbe utilizzato un apposito pulsante di segnalazione (con algoritmi che sospendano in automatico l'utente per tot tempo, diversi dalle logiche di visibilità associata al doppio ranking). Infine per chiudere il mio cerchio teorico sarebbe utilissimo avere un ulteriore pulsante che permetta di salvare un contenuto come rilevante (sia per tenerlo a portata di mano per futuri riutilizzi, sia per inserirlo nelle già descritte logiche di visibilità.

Rispetto a quello che ho trovato su openDCN: c'è un ranking singolo per contenuto ma manca tutta la gestione collegata del karma dell'utente e mancano le viste per criteri di visibilità, c'è la segnalazione di rilevanza di un contenuto ma non lo evidenzia nè sulla bacheca riassuntiva della stanza di discussione nè sulla bacheca dell'utente, infine manca la segnalazione per non rispetto delle regolamento, necessaria per una più facile moderazione umana, necessaria in caso di massa critica.

Con queste features, e con l'aggiunta della già presente e parzialmente gestita geolocalizzazione, diventerebbe uno strumento di e-participation estremamente potente e promettente (considerato che già adesso per me è ottimo, il meglio che sono riuscito a trovare in rete, considerati anche CMS popolari potenziati da vari plugin, e per questo faccio i miei più sinceri complimenti agli sviluppatori).

Due parole sulla 'comunicazione vischiosa': se è percepita dal ricevente come messaggio utile e positivo a mio avviso è giusto lasciarla circolare e considerarla propositivamente come processo interno del sistema, se invece risulta una presenza sgradita da parte degli altri utenti si può applicare una logica di oscuramento dei contenuti di un utente sgradito (classica blacklist), ma solo lato visualizzazione client (anche questo può rientrare nel rating, pur restando ignoto allo user penalizzato).
questa è un'altra opzione utile presente nel noto Facebook, qui non presente purtroppo.

Insomma l'idea che vorrei suggerire è di considerare nell'implementazione dell'algoritmo di karma/credibilità (che presumo sia già in cantiere) anche un rating emotivo per rispecchiare meglio i nostri processi mentali e così arricchendo qualitativamente l'informazione.

Spero che qualche sviluppatore di openDCN abbia modo di buttare un occhio a quanto ho scritto, e mi offro di collaborare se posso essere d'aiuto in tal senso.


Ringraziandovi per l'attenzione,

Saluti

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