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Inviato da avatar Fiorella De Cindio il 10-02-2014 alle 13:13 Leggi/Nascondi

anzitutto grazie Luca per la segnalazione. Alla tua osservazione ne aggiungo una io.

Mi pare che ci sia un po’ di (voluta?) ambiguità nel post sul blog di Grillo, che riprende i contenuti del post scritto da M5S Camera News Contributi editoria: presentata alla Camera la legge scritta dai cittadini!, penso per conto di Giuseppe Brescia, primo firmatario della proposta di legge, che firma personalmente la relazione finale.

L’ambiguità a mio parere deriva dal fatto che nel titolo e nella prima frase dei due post si attribuisce un ruolo ai cittadini (blog di Grillo: “Abbiamo presentato alla Camera la prima Proposta di Legge scritta dai cittadini per abolire il finanziamento pubblico all'editoria.”; post di News Camera: “Per la prima volta nella storia infatti, sono stati gli stessi cittadini a scrivere i dettagli di una legge che viene presentata in Parlamento.” – sottolineature mie). Mentre più avanti più correttamente si precisa che (sottolineatura mia) “lo "scheletro" della proposta, elaborato dai componenti della VII commissione, è stato sottoposto al contributo degli attivisti sulla piattaforma LEX del MoVimento 5 Stelle”. Seguendo il link di LEX si viene rimandati al Sistema Operativo del M5S, a cui, come noto, “Possono accedere solo le persone iscritte al portale del MoVimento 5 Stelle entro il 30 giugno 2013 e con documento di identità già verificato.”

Quindi – se non erro - I cittadini che non rientrano in questa (ristretta) cerchia, non solo non hanno potuto contribuire a scrivere la proposta di legge, ma non hanno potuto nè possono leggere i numerosi suggerimenti, le integrazioni, le modifiche, le obiezioni e i vizi di forma (di cui vengono forniti i numeri), ma solo la relazione di Brescia e il testo della legge.

Queste sono ben precise scelte di chi gestisce la piattaforma LEX del M5S, che sono molto diverse da quelle fatte in altre piattaforme di raccolta di proposte, suggerimenti ecc. da affidare (in vario titolo e forma) a eletti in Parlamento, come ad esempio TuParlamento. Se il fatto di restringere i “contributor “può avere un senso (ed è comunque soggetto a una qualche forma di registrazione), impedire l’accesso in lettura mi pare tradisca ovvi criteri di trasparenza.

Ma soprattutto, a me a cui l'idea che siano i cittadini a scrivere le proposte di legge non convince,  avrebbe interessato molto vedere questo caso: la proposta iniziale, e come da quella mole di suggerimenti, le integrazioni, le modifiche, le obiezioni e i vizi di forma si è arrivati al testo finale.

Curioso il fatto che invece nel caso dei sondaggi (ad esempio quello ora in home page su sui contenuti dei TG http://www.beppegrillo.it/sondaggi/quali_argomenti_per_i_tg.php tutte le risposte aperte siano pubblicate).

-- fiorella

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